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Rachel's Vineyard - About Us
 

La Vigna di Rachele:

Origine dell'Opera e Significato del Nome


Negli anni '80 una giovane psicoterapeuta, la dott.ssa Theresa Burke, gestiva un gruppo di auto mutuo aiuto per donne che soffrivano disturbi alimentari

La  dottoressa non si aspettava di dover ascoltare problemi collegati all'esperienza dell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG). Invece, questa problematica è venuta fuori da sola, senza preavviso, durante uno degli incontri del gruppo....

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...l'episodio che ha portato la Burke a specializzarsi nella cura dei traumi post-aborto.

Nel 1986, dopo aver fondato il "Centro per la Guarigione Post-Aborto" (Center for Post-Abortion Healing), la psicoterapeuta Theresa Karminski Burke, PhD ha dato vita ad uno dei primi gruppi di supporto terapeutico per donne che avevano abortito.

Quando Theresa e la sua collaboratrice iniziarono a lavorare insieme unirono tecniche psicologiche all’uso delle scritture cristiane, rituali ed altri esercizi spirituali creativi. I gruppi furono creati per offrire alle anime ferite non soltanto una cura psicologica, ma l’amore e la grazia di Dio. Questo perché le donne stesse identificavano le loro ferite come spirituali, non solo psicologiche.

Il risultato del loro lavoro di gruppo fu sorprendentemente positivo. Anche se entrambi psicoterapeute, Theresa e la sua collaboratrice testimoniarono nelle partecipanti una guarigione che non emanava soltanto dalle loro tecniche psicologiche, ma che rappresentava la presenza attiva dello Spirito Santo. La Vigna di Rachele è nata da quest’esperienza e da quest’ispirazione. Nel tempo e con i contributi di altri collaboratori si è sviluppato un metodo che non è una "psicoterapia di gruppo", ma un vero e proprio ritiro spirituale che porta l'approvazione ecclesiastica. 

In basso seguono ulteriori dettagli su questo sviluppo:


Nel  1995, fu pubblicato il manuale Rachel's Vineyard: A Psychological and Spiritual Journey for Post Abortion Healing ("La Vigna di Rachele: un percorso spirituale e psicologico per la guarigione post-aborto"). Esso offriva un modello unico per i gruppi settimanali gestiti nella presenza di una psicoterapeuta o psicologa, che offriva una concreta esperienza emotiva per le donne che soffrivano il lutto per la perdita dei propri bambini abortiti.

Anche nel 1995, Theresa adattò ed espanse il percorso di guarigione in un formato per ritiri della durata di un weekend. Molto presto individui alla ricerca di un sollievo alla loro sofferenza interiore cominciarano a viaggiare a Philadelphia, anche da grandi distanze, per partecipare ai weekend intensivi. 

Senza mezzi finanziari, un ufficio o pubblicità, La Vigna di Rachele (Rachel's Vineyard Ministries™divenne un’iniziativa nazionale con profonde radici. Solo con il passaparola, sommato ai training offerti per formare altri leader, i ritiri iniziarono rapidamente a diffondersi in tutti gli Stati Uniti. La grande efficacia del metodo era evidente. Da quel momento La Vigna di Rachele ha aiutato migliaia di individui, coppie e famiglie ferite dall’esperienza abortiva.

Nel 1997 La Vigna di Rachele fu costituita ufficialmente come fondazione senza scopo di lucro da Kevin e Theresa Burke.

Nel 2004, Rachel’s Vineyard Ministries™ divenne un apostolato dell'associazione Priests for Life e il suo comitato fu strutturato in conformità.

Dai 18 ritiri del 1999 La Vigna di Rachele è cresciuta fino a contare attualmente 600 ritiri all'anno, tenuti in 48 stati degli Stati Uniti e in più di 40 Paesi, con molte altre sedi in via di sviluppo. Le sedi individuali devono sostenersi autonomamente dal punto di vista finanziario mentre sono strettamente unite nella metodologia del ritiro e nella visione della persona umana che è alla base di esso.  

Insieme a suo marito Kevin, assistente sociale, la Burke ha istruito e formato professionisti e volontari in tante città degli Stati Uniti, in Irlanda, Inghilterra, Australia, Austria ed altri Paesi sul tema della guarigione dopo l'aborto. Negli anni Rachel's Vineyard Ministries™  ha offerto conferenze di formazione specificatamente ideate sia per chi si avvicina per la prima volta alla problematica del trauma postaborto sia per coloro impiegati come leaders nella Vigna di Rachele, affinché possano essere sempre aggiornati sui metodi e i processi di guarigione post-aborto.

Nel 2010 e 2011 la Dott.ssa Burke ha partecipato ad incontri di esperti presso la Pontificia Accademia per la Vita a Roma.

Nel 2010 le attività della Vigna di Rachele hanno avuto inizio in Italia e in Germania. Da quel momento l'apostolato continua la sua crescita in tutti i continenti del mondo, soprattutto in Europa (occidentale e orientale) e in America Latina. 

Il direttore pastorale di quest'apostolato internazionale, padre Frank Pavone, già diverse volte ha incontrato Papa Francesco, da cui ha sempre avuto l'ammonizione "Avanti!", un incoraggiamento accolto con gioia da tutte le equipes del mondo, che ormai sono più di 300 sedi.


A livello internazionale, i programmi della Vigna di Rachele sono sponsorizzati da: uffici pastorali del post-aborto (ad esempio Progetto Rachele), uffici pastorali della famiglia, congregazioni religiose sia femmenili sia maschili, associazioni autonome e centri di aiuto alla gravidanza. (NB: In Italia l'apostolato è autofinanziato dalla coppia riferente, insieme ai partecipanti in passato ed altri amici italiani e americani.)

I leaders ed i membri di ogni eventuale nuova équipe vengono introdotti al modello della Vigna facendo prima una loro esperienza personale del ritiro, e poi, dopo un periodo di discernimento, vengono formati più approfonditamente nel metodo.

In particolare, sacerdoti e diaconi, guide spirituali, cappellani, suore religiose, frati e laici impegnati nella cura pastorale e sacramentale, dicono di aver imparato molto per il loro apostolato tramite la loro esperienza personale del ritiro.




Cosa significa il nome "Vigna di Rachele"?

Il nome "Rachele" si riferisce ad una figura dell'Antico Testamento di cui si parla nel libro di Geremia 31, 15-17:

Così dice il Signore:
"Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro.
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perchè non sono più."

Dice il Signore:
"Trattieni la voce dal pianto, i tuoi occhi dal versare lacrime,
perchè c'è un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.

C'è speranza per la tua discendenza..."


Simbolicamente, si tratta di una mamma che piange i figli che non ci sono più. In modo simile, molte donne nel mondo di oggi, che vivono la mancanza del figlio abortito, anche se "volontariamente", confessano un pianto nascosto o che non viene riconosciuto da chi gli sta accanto.






Perchè una "Vigna"?

Ci sono molte immagini e simboli collegati alla Vigna:

E' un luogo di lavoro per la realizzazione di un buon vino. Lì l'uva viene coltivata con cura, poi raccolta con fatica, ripulita ed elaborata in modo da trasformarsi in oggetto di gioia, in linfa vitale che riscalda il cuore umano e che crea comunione tra persone.

In modo simile, l'incontro tra equipe e partecipanti nella Vigna di Rachele costa fatica, ma porta buoni frutti e il dolce vino della serenità ritrovata e la comunione ristabilita tra se stessi, i propri figli, il Creatore e la propria storia di vita.

Forse la più significativa associazione tra "Vigna-Vite-Vita" si trova nel Capitolo 15 (v. 4-5) del Vangelo di Giovanni. 

Gesù dice:

"Rimanete in me, e io in voi.
Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me e io in lui,
fa molto frutto, perchè senza di me non potete far nulla."

Fidandoci di questa Parola, La Vigna di Rachele offre un percorso che non è semplicemente un processo di elaborazione psichica o emotiva, ma di rinascita spirituale.... un percorso che ci apre e ci ri-collega alla Fonte della vera Vita. Nei momenti di angoscia e perdita, e nel tentativo di comprendere il Mistero della vita e della morte, noi ci rivolgiamo a Dio, Fonte di ogni Saggezza, ogni Speranza, ogni Bene.

L'esperienza della morte riempie il nostro cuore di dolore palpitante, angoscia e intenso desiderio di qualcuno che non può più tornare. 

Rendendoci conto della verità dell'accaduto, versiamo lacrime. 

Richiamiamo alla memoria i rimpianti, il nostro ruolo in ciò che è avvenuto, e il bambino che ci manca. 

E' in questi momenti di penosa perdita che noi cerchiamo una Presenza consolatrice e un Potere più grande che abbia un senso oltre noi stessi e la nostra fragilità umana. Affidiamo i nostri cari all'Abbraccio del Creatore. 

E noi che siamo in vita, partecipanti ed equipe che insieme formiamo il Corpo Sofferente di Cristo, chiediamo di ristabilire le nostre radici in una terra feconda.

Le Parole di un altro profeta dell'Antico Testamento fanno eco
al percorso che ogni donna, uomo o coppia è invitata a fare
nella Vigna di Rachele:


“Ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
 e trasformerò la valle di Acor (dolore) in porta di speranza.
Là canterà come nei giorni della sua giovinezza...

Mi chiamerai 'marito mio' e non mi chiamerai più 'mio padrone'...

...Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell’amore,
ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.”

- Osea 2, 16-18, 21-22

Benvenuti nella Vigna di Rachele!


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A volte l'esperienza di un aborto può creare intense emozioni che forse non potete gestire adeguatamente da soli.
In caso di necessità rivolgetevi ad un professionista abilitato.
 
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