Giubileo della Misericordia... e dopo




Riflessione sulla Misericordia
"Io credo che la prima e più bella esperienza di misericordia è quella di far capire ai fedeli che non esiste nessuna situazione umana
che non possa trovare una soluzione.
Certamente questo comporta rinunce e impegno, ma l'importante è comprendere che ciò che si è costruito, anche di negativo e di sbagliato nel proprio passato, può essere trasformato in esperienza di incontro con Cristo.
Il peccatore, incontrando il Signore, ha la consapevolezza che solo Lui può dare la possibilità di ripartire.
La vera esperienza di misericordia, quindi, è quella di aiutare i fratelli a ricominciare, attraverso un nuovo incontro con Cristo. Il che a volte vuol dire affrontare anche cambiamenti radicali nella vita, ma questo è possibile perché il Signore stesso permette di iniziare un nuovo percorso.
Quindi qui parliamo non di una misericordia intesa come dimenticanza di ciò che si è fatto, ma come esperienza di un perdono che ci permette di ripartire in una nuova vita.
Occorre assumere (ndr: non negare) ciò che si è vissuto in passato, perché Criso trasformi in prospettive nuove la nostra vita
ponendola a servizio degli altri fratelli."



- Mons. Lorenzo Leuzzi, dal 2018 Vescovi di Teramo-Atri
(Ottobre 2015, intervista con Marina Tomarro)


Nov 2016: dalla Nuova Lettera di Papa Francesco
Misericordia et misera



"Noi confessori abbiamo esperienza di tante conversioni che si manifestano sotto i nostri occhi. Sentiamo, quindi, la responsabilità di gesti e parole che possano giungere nel profondo del cuore del penitente, perché scopra la vicinanza e la tenerezza della Padre che perdona. Non vanifichiamo questi momenti con comportamenti che possano contraddire l’esperienza della misericordia che viene ricercata. Aiutiamo, piuttosto, a illuminare lo spazio della coscienza personale con l’amore infinito di Dio (cfr 1 Gv 3,20).

Il Sacramento della Riconciliazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana; per questo richiede sacerdoti che mettano la loro vita a servizio del «ministero della riconciliazione» (2 Cor 5,18) in modo tale che, mentre a nessuno sinceramente pentito è impedito di accedere all’amore del Padre che attende il suo ritorno, a tutti è offerta la possibilità di sperimentare la forza liberatrice del perdono...


In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare14 viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario. Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione." (n. 11-12a)


L'ascolto e l'aiuto, oltre la grazia della confessione
La Vigna di Rachele in Italia
Avvenire, 23 Nov 2016





6 punti per capire la scelta del Papa (Avvenire, 22 Nov 2016)


"Io Donna" intervista 21 Nov 2016





"Non mi stancherò mai di insistere perché i confessori siano un vero segno della misericordia del Padre.... Ogni confessore dovrà accogliere i fedeli come il padre nella parabola del figlio prodigo: un padre che corre incontro al figlio nonostante avesse dissipato i suoi beni.
I confessori sono chiamati a stringere a sé quel figlio pentito che ritorna a casa e ad esprimere la gioia per averlo ritrovato."

- Papa Francesco, Misericordia Vultus, 17




Depliant per i Sacerdoti:
Consigli utili per celebrare il Sacramento della Riconciliazione con chi confessa l'aborto procurato
Più importante che mai data la delega ora estesa a tutto il clero!




Papa Francesco espande la Facoltà di assolvere l'aborto (2015)



 Siete di un ufficio diocesano o associazione cattolica?
Ecco 5 ottimi esempi di presentazione della Vigna di Rachele, pastorale del post-aborto, nel vostro ambito:



LINK Pastorale della Salute (Brescia)
LINK Pastorale  per la famiglia (Padova)
LINK Bioetica News Torino
LINK Pastorale per la famiglia e per la vita (Genova)





Lettera di presentazione della Vigna di Rachele al clero





Pastorale del postaborto: perchè?




"Padre, confesso che ho abortito"  di p. Frank Pavone
  Consigli pastorali per i sacerdoti confessori

"Ho letto su internet 'Padre, confesso che ho abortito: Consigli ai confessori' e devo dire che mi ci ritrovo pienamente. Utile non solo per i confessori, il fatto di ritrovarci il mio percorso mi solleva; confessare più di una volta quel peccato e non riuscire a trovare la pace interiore dà un senso di frustrazione che può far sì che ci si allontani sempre di più da noi stessi e quindi da Dio."

- da una mamma che ha partecipato al ritiro della Vigna di Rachele



Confessioni ripetute??




L'aborto non dà pace. La confessione di 2 uomini
  Brevissimo racconto di un sacerdote di Milano

 Dentro il confessionale... guarigione per chi dispera



Il senso di colpa è positivo!

Dall'Anno della Misericordia:
 Aborto e scomunica latae sententiae
Aborto e perdono: un chiarimento, un incoraggiamento




Perdonare l'aborto: la "sfida" dei sacerdoti (ZENIT 18 Dic 2015)




La breccia della Misericordia
padre R. Veras





Intervista a Beatrice Fazi, attrice
A pochi giorni dalla pubblicazione delle nuove norme decise da Papa Francesco in occasione del Giubileo della Misericordia che prevedono la possibilità per tutti i sacerdoti di assolvere chi é sinceramente pentito dal peccato di aborto, viene  intervistata Beatrice Fazi, attrice e scrittrice, che all'età di 20 anni ha abortito. Perdonare se stessa non é stato facile ma ci è riuscita grazie all'aiuto di due sacerdoti. Una piccola precisazione: Beatrice parla di aver "battezzato" il bambino mai nato. In realtà, i bambini mai nati non vengono "battezzati" in quanto defunti, ma la Chiesa raccomanda la Preghiera di Intenzione Battesimale attraverso la quale questi piccoli vengono affidati con sicura speranza alla Misericordia salvifica di Dio.









Pasqua 2018



"Accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo!
Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio,
lasciamoci amare da Gesù,
lasciamo che la potenza del suo amore
trasformi anche la nostra vita;
e diventiamo strumenti di questa misericordia."


- Papa Francesco



«Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti».

Quando diciamo che questo annuncio è «il primo», ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale , quello che si deve sempre tornare ad ascoltare.

È l’annuncio che risponde all’anelito d’infinito che c’è in ogni cuore umano. Tale convinzione, tuttavia, si sostiene con l’esperienza personale, costantemente rinnovata, di gustare la sua amicizia e il suo messaggio, convinti, in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni.

Sappiamo bene che la vita con Gesù diventa molto più piena e che con Lui è più facile trovare il senso di ogni cosa.

- Papa Francesco, Evangelii Gaudium 164-65, 266



A Pasqua un inno alla gioia della guarigione:
VIDEO
"La guarigione è iniziata"



Famiglia: Protagonista della Pasqua





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info.vignadirachele@yahoo.it.


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